LE METROPOLI: nelle nostre MACCHINE del CAFFè!!!

Caffè, Caffè delle mie brame, dimmi chi ci abita nel tuo reame !?

 

Proprio così, chi ci “abita” nelle nostre macchinette del caffè ???

Le prove e gli studi che si sono fatti in questi ultimi anni, sono moltissimi e dei più svariati, anche soltanto per indentificare quali microrganismi hanno la residenza all’interno delle nostre macchinette del caffè.

 

In questo post, scoprirai come sanificare al meglio la tua macchina del caffè ! Condividi il Tweet

… sicuramente alla fine ti sentirai un po’ più #SAFeatY !!!

 

Tra questi studi non si può non citare quello uscito su Nature.com condotto dall’ Università Spagnola di Valencia e ricondiviso su tantissime testate giornalistiche nazionali. Esso parla della biodiversità microbica che colonizza i contenitori delle capsule e del raccoglitore dell’acqua di risciacquo (che in alcune macchine combacia al piccolo spazio sotto la griglia di gocciolamento).

 

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Il nostro “espresso”, è diventato una necessità quotidiana per molti durante le lunghe giornate lavorative o di studio, e da tempo si è scoperto che possiede un alcaloide naturale, presente anche nel tè e in altre bevande analcoliche che genera effetti potenzialmente positivi sulla salute umana, ma soprattutto si sono scoperte alcune sue proprietà antibatteriche. Proprio da questa capacità antimicrobica è nata la curiosità dello studio che vuole, scoprire quali popolazioni, “metropoli” di microrganismi sono effettivamente resistenti a questa sostanza.

 

Sono state prese in considerazione 10 macchinette del caffè, (9 di queste, Nespresso), su queste sono state scovate popolazioni microbiche incredibili: da 35 a 67 generi identificati tra cui alcuni patogeni…; insomma, una capitale mondiale in un minuscolo spazio vitale…

 

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Tra le differenti popolazioni microbiche sono state rinvenute: Enterococcus spp. Pseudomonas spp., Acinetobacter spp., e molte altre, confermate anche da altri test divulgati lo scorso anno dalla Rete Televisiva Statunitense CBS, attraverso dei tamponi fatti su questi elettrodomestici hanno riscontrato che non è affatto rara la presenza delle alcune “normalimuffe ma soprattutto stupisce la presenza di alcuni ceppi microbici potenzialmente patogeni per l’uomo come i E. coli, Staphylococcus spp., Streptococcus spp., Bacillus cereus, presenti sia nell’acqua che nelle parti interne. 

 

Ma perché crescono così tanti batteri nelle nostre macchinette, #SAFeatY ??? Condividi il Tweet

 

La risposta è abbastanza intuitiva ed è dovuta al fatto che i batteri riescono a sopravvivere e a moltiplicarsi grazie alle condizioni favorevoli dell’ambiente e del clima che la “macchinetta” offre loro. Trovano un substrato, la temperatura e l’umidità adeguate (oltre ad altre caratteristiche che ne favoriscono la crescita) che li fanno sopravvivere e moltiplicare, infatti dopo ogni uso, la macchinetta del caffè che abbiamo in casa o in ufficio non viene sempre pulita e il cestello porta capsule viene svuotato “mooolto” raramente.  Sommiamo il fatto che la temperatura degli ambienti in cui lavoriamo, viviamo o studiamo, sono attorno ai 25° C, l’habitat diventa ideale per la formazione di alcune muffe nel raccogli goccia ma anche di altri batteri che abbiamo citato prima, in altri spazi (vaschetta raccogli capsule o cialde).

 

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Tutti questi ambienti devono essere detersi e sanificati molto più spesso di quanto pensiamo proprio perché l’ambiente è molto favorevole per la crescita di batteri patogeni (quelli che più ci interessa prevenire). 

 

Un mio carissimo amico, Daniele, da settimane chiede a #SAFeatY come si fa questa manutenzione!!! 

Notti insonni passate con questo dilemma… e #SAFeatY non vede l’ora di soddisfare la sua curiosità!!!

 

Lo studio propone l’utilizzo di composti batteriostatici (ossia composti che ne impediscono o rallentano la crescita ai batteri) per la pulizia delle parti con cui vengono a contatto i resti del caffè (gocce, liquido di pulizia), capsule …ecc.

 

VA EVITATO,

 inoltre, il contatto fra il caffè all’interno del nostro bicchiere, con le altre parti della macchina, per evitare la contaminazione involontaria.

SAFEATY

 

Roman Golash (Microbiologo del Loyola College di Melbourne) alla CBS, consiglia di fare diverse erogazioni di acqua calda quando la macchinetta per il caffè, non viene adoperata spesso o da svariati giorni così da rimuovere l’acqua stagnante presente nell’ugello in cui potrebbero stabilirsi alcuni dei batteri che abbiamo citato. 

 

Per prevenirne la crescita e la formazione di muffa si consiglia di:

 

1. Lavarsi le mani prima dell’uso;

2. Pulire le superfici con aceto e risciacquare con acqua, soprattutto quelle dove vi si accumulano i resti del caffè   e le capsule/cialde;

3. Utilizzo di acqua filtrata come quella in bottiglia, invece di quella di rubinetto e cambiarla spesso;

4. Pulire la macchina regolarmente;

5. Lasciare ad asciugare i pezzi dopo la pulizia, meglio se asciugarli con carta usa e getta.

 

SAFEATY

Daniele, spero che #SAFeatY  sia stato esaustivo e abbia risposto al tuo quesito, sicuramente lo stesso di tanti altri lettori…

 

Se ti e vi può aiutare, leggete la

 GUIDA RAPIDA ← 

per detergere e sanificare le superfici/utensili, e applicala alle parti removibili della tua macchina del caffè.

 

…anche se non ti chiami Daniele, condividi!
…dobbiamo essere tutti un po’ più #SAFeatY !!!

 

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3 comments

  1. That’s a smart answer to a dicuffilt question.

    1. I told my grmnadother how you helped. She said, “bake them a cake!”

      1. Please teach the rest of these internet hoaingols how to write and research!

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